Il giorno 30 marzo, le classi prime hanno assistito al film “Il mio nome è Khan”, uscito nel 2010, in occasione del festival del cinema di Roma diretto da Karan Johar.
Il film racconta la storia di un ragazzo autistico musulmano, nato a Mumbai. Quando sua madre e suo padre muoiono, si reca a San Francisco, dove vive il fratello. Lì incontra Mandira che possiede già un figlio, Samir, così si innamorano e si sposano. In seguito all’attentato al World Trade Center di New York e al Pentagono di Washington dell’11 Settembre, l’odio degli americani verso i musulmani diventa come un’epidemia. Il bambino viene picchiato e ammazzato da alcuni ragazzi per motivi, appunto, religiosi. Mandira così incolpa Khan e dicendogli che poteva tornare solo se avesse detto al Presidente degli Stati Uniti d’America che non era un terrorista. Khan fa di tutto per mantenere il patto, ma a causa di un malinteso viene messo in carcere. Ottiene però prove a suo favore così esce dal carcere. Dopo questa esperienza, Khan, riesce a parlare con il presidente e quindi a continuare la sua storia con Mandira.
Il motivo della visione è la ricorrenza della giornata mondiale per l’autismo, che capita il 2 Aprile di ogni anno. Proprio per questa occasione, molte professoresse hanno appeso fuori dalle porte delle loro aule un fiocco azzurro, simbolo della giornata.
Beatrice Gizzarelli
Giacomo Sordi